Claudio Malune: 'Confondo la notte eppure è il mio oblio'
Confondo la notte eppure è il mio oblio
Confondo la notte eppure è
il mio oblio: velo acre che bisbiglia
sul virgulto. Strane strade ci
intessono, fa male la memoria fra me
e te; sguardo che si fa lume
fra i detriti, sei verità e tormento
scelti dalla mia insonnia. Quale privilegio
se non la notte quando mi confonde,
quando ramazza tutti i sospiri assordati e
uccide con la sua nenia? Quale
notte è la tua notte, quale
il suo trasporto? D'improvviso un rimorso,
e la notte è notte per entrambi, dolce
come l'uva rimasta sui tralci.
(Claudio Malune)
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Marco Curreli, disegno abbinato alla poesia 'Confondo la notte eppure è il mio oblio'