Alexandros Mátsas: 'Il sonno'
Alexandros Mátsas
Il sonno
I
Il sonno è venuto a giacere tra di noi
come un rivale. Ti ha preso gli occhi
e li ha chiusi, ha preso le tue labbra
e ha spazzato via il tuo sorriso e il tuo bacio.
I tuoi capelli chiari erano pettinati dalle quiete
acque del Lete che hanno condotto il tuo amato corpo
lontano nel mondo delle stelle e delle ombre.
Filtri di silenzio forzano le tue labbra sigillate,
voci dormienti le nostre orecchie; nelle tue vene
sento il suono profondo del viaggio.
II
Sei emersa dalle profondità del sonno
con stelle e conchiglie nelle mani,
con la cupa frescura dei mari negli occhi.
Ora che li schiudi voglio io per primo cogliere
il loro sguardo: per poter catturare,
prima che svanisca, il senso di quel mondo
che ti ha trattenuto la notte intera.
(da 'Poesie', 1964)
[ FONTE ]
Alexandros A. Mátsas (in greco: Αλέξανδρος Μάτσας) (Atene, 1911 – Londra, 1969)
[ Poeta greco. Ambasciatore in Egitto, a Parigi, L'Aia, Roma, Istanbul e Washington, fu poeta della "Generazione degli Anni '30", pur essendo il suo stile più vicino a quello di Konstantinos Kavafis, nonostante un più moderno Ermetismo. ]