Amalia Bautista: 'Giardino di Puerta Oscura'
Amalia Bautista
Giardino di Puerta Oscura
I miracoli esistono. Questo pomeriggio,
con l'anima sull'orlo del naufragio,
mi ritrovo in questo giardino, dove non c'è porta,
e se ci fosse non sarebbe scura.
Mi perdo nei viali alberati
nell'alta dignità dei cipressi,
la bella ostinazione degli oleandri
e alcuni cespugli generosi
che danno fiori azzurri, quasi malva,
compatti ed eleganti
come minuscoli cavolfiori.
Ci sono piante di cui non conosco i nomi
e colori e aromi musicali.
Risuonano un distico e una canzone araba,
risuonano il sole e il mare, entrambi così lontani,
risuonano i dolci nomi latini di questi fiori
pronunciandoli lentamente e sottovoce.
E l'odore denso dell'estate risuona,
e il tubare tenace di sporchi piccioni,
e nel mormorio della fontana odo
il tuo cuore, proprio come quando appoggio
la testa sul tuo petto.
(da 'Las moradas del verbo. Poetas españoles de la democracía', Calambur, 2010)
[ FONTE ]
Amalia Bautista (Madrid, 1962)
[ Poetessa spagnola. Laureata in Scienze dell'Informazione. Con un linguaggio colloquiale esprime una profonda ansia di assoluto, intesa come amore, soprattutto su temi erotici, dove indaga la passione e l'emozione. ]