Odysseas Elytīs: 'Dono poesia d'argento'
Odysseas Elytīs
Dono poesia d'argento
So che è niente tutto questo e che non ha alfabeto la lingua che parlo
Anche se il sole e le onde sono una scrittura sillabica che soltanto il tempo dell’esilio e del dolore sa decifrare
E la patria un affresco con strati successivi franchi o slavi che se per caso ti metti a restaurare finisci subito in galera e fai la tua apologia
A una folla di Potenze straniere sempre però attraverso la tua
Come accade con le disgrazie
Ma immaginiamoci un’aia d’altri tempi che può anche trovarsi in un palazzo dove giocano bambini e chi perde
Deve secondo le regole dire agli altri e a dare una verità
Finché tutti alla fine si trovano a stringere in mano un piccolo
Dono poesia d'argento
(da 'L'albero di luce e la quattordicesima bellezza', in 'È ancora giorno', Donzelli, 2000 – Traduzione e cura di Paola Maria Minucci)
[ FONTE ]
Odysseas Elytīs, o Odysseas Elytis, o Odysseus Elytis (pseudonimo di Odysseus Alepudhelis) (in greco: Οδυσσέας Ελύτης) (Candia, 2 novembre 1911 – Atene, 18 marzo 1996)
[ Poeta greco, tra i maggiori Surrealisti, è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1979 per "il desiderio di libertà intellettuale e sviluppo della creatività, che traspare dalla sua poesia". ]
[ Premio Nobel 1979 ]
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