Miquel Martí i Pol: 'Se parlo dei tuoi occhi'
Miquel Martí i Pol
Se parlo dei tuoi occhi
Se parlo dei tuoi occhi mi fanno eco
sedie di vimini e un tramonto di colombi.
I tuoi occhi, intensi come un urlo nel buio.
Se parlo delle tue labbra mi fanno eco
grotte profonde e ritmi di pigrizia.
Le tue labbra, vicine come la notte.
Se parlo dei tuoi capelli mi fanno eco
spiagge sconosciute e la quiete delle chiese.
I tuoi capelli, come la schiuma del vento.
Se parlo delle tue mani mi fanno eco
pesche dolcissime e odore di vestiti vecchi.
Le tue mani, lievi come un sospiro.
Se parlo del tuo corpo,
del tuo corpo che ho amato,
solo la mia voce mi fa eco,
e allora chiudo avidamente gli occhi
e recito a me stesso il segreto delle strade
che ho seguito lentamente sul tuo corpo
caldo come la luce,
denso come il silenzio.
(da 'Il lungo viaggio', 1976)
[ FONTE ]
Miquel Martí i Pol (Roda de Ter, 19 marzo 1929 – Barcellona, 11 novembre 2003)
[ Poeta, scrittore e traduttore catalano. Nato da umile famiglia, lavorò a lungo in una fabbrica tessile. Esordì nel 1954 con "Parole al vento ". Tradusse dal francese Antoine de Saint-Exupéry, Guillaume Apollinaire, Simone De Beauvoir, Gustave Flaubert, Émile Zola, Roland Barthes. ]