Lawrence Ferlinghetti: 'Una Coney Island della mente, 03'
Una Coney Island della mente, 3
L'occhio del poeta vedendo oscenamente
vede la superficie del mondo tondo
con i suoi tetti sbronzi
i lignei oiseaux sui fili del bucato
i maschi e le femmine d'argilla
con le gambe da schianto e i seni a bocciolo
su brandine a rotelle
e i suoi alberi pieni di misteri
i suoi parchi di domenica e le statue silenziose
e la sua America
con le sue città fantasma e le Ellis Island vuote
e il suo paesaggio surrealista fatto di
praterie smemoratericche periferie-supermercato
cimiteri riscaldati
feste comandate in cinerama
e cattedrali che protestano
un mondo a prova di bacio fatto di plastica ciambelle del
cesso tampax e taxi
cowboy in drogherie drogate e vergini di las vegas
indiani espropriati e matrone cinematte
senatori antiromani e coscienziosi non-obiettori
e tutti gli altri fatali frammenti trinciati
del sogno dell'immigrante fin troppo avveratosi
e smarrito
tra i bagnanti al sole!
(da 'Una Coney Island della mente', 1955 – Traduzione di Leopoldo Carra)
[ FONTE ]
Lawrence Ferlinghetti (Yonkers, New York, 24 marzo 1919 – San Francisco, California, 22 febbraio 2021)
[ Poeta ed editore statunitense. Nel 1955 fondò la "City lights rocket bookshop" a San Francisco che divenne il centro culturale del movimento "Beat". Parte della sua poesia è di protesta politica e si pone in opposizione alla violenza. La sua opera, pur lirica, è caratterizzata da un vivo senso dello humour e della satira. ]