Eduardo Cerecedo: 'San Valentino al centro commerciale. Omaggio ai solitari'
Eduardo Cerecedo
San Valentino al centro commerciale
Omaggio ai solitari
a Paty Ramírez Rivas
Oggi è il giorno dell'amore
e il mio cuore si svuota
guardando le vetrine dei negozi della città.
Ci sono oggetti, cibo, gelati, cioccolatini,
palloncini metallici di varie forme, rossi;
- annunciano il 14 febbraio - anche blu,
d'argento, d'oro, percorsi da tanta gioia.
Le coppie camminano
cercando il dono da regalare
e io senza amore.
Come il pomeriggio diviso in due come un limone
prima il lampo,
poi il tuono, la pioggia, il lampo ha fatto mancare la corrente
e la luce non illumina più i negozi,
l'ampiezza delle tenebre è traboccata
negli oggetti del giorno.
Così nell'oscurità c'è il ritratto di quello che sono
in questa data che inizia bagnata la sua marcia
di tempo insieme.
Esco dalle pareti di vetro
dove il mio regalo è buio come il pomeriggio
diviso da un fulmine, ora condivido il cammino
con la mia ombra leggera, o meglio, vuota e sottile,
sotto la pioggia fredda della città che
mi aspetta in uno dei suoi angoli.
Dove mi aspettano le candele perché le accenda
proprio in questo giorno in cui sono andato a vedere le compere
degli altri.
In questo momento di amarezza, invito
chi vuole conoscere questi posti, a raggiungere
con il cuore stretto i negozi
per sentirsi vivi, ancora una volta e riaffermare
il vuoto al proprio fianco.
(da 'Los escribas', n° 6, febbraio 2016)
[ FONTE ]
Eduardo Cerecedo (Tecolutla, Veracruz, 12 febbraio 1962 – Città del Messico, 9 gennaio 2022)
[ Poeta e critico letterario messicano. Vincitore del Premio Alí Chumacero 2011, le sue poesie indagano nel cuore umano cercando il confine tra tangibile e intangibile, tra spirito e materia. ]