Claudio Malune: 'Le ceneri di Giacobbe'
Le ceneri di Giacobbe
In qualunque era io ti colga,
tenera spiga di segale,
in qualunque era io ti colga
avrò negli occhi il timido tramonto di Dio
ad irradiar le mie terrazze di cielo,
e con questi occhi di tenebra
poterti giorno e sera benedir di luce
e così per sempre amarti.
Stelo,
soffio di brina sulle spelonche erte
del Gennargentu,
mio seme d'essenza,
le terre brune ricoprono l'orto
incolto
di soffiati lamenti,
eppure Lei è lì,
fedele nel candore dei raccolti,
amata dai poggi,
velata di muschio
sulle mie bianche fumate ceneri,
Lei è lì che piange sommessa,
intingendo di dorate stelle
le mie sottili radici scoperte.
(Claudio Malune)
Dipinto: Hieronymus Bosch, 'Trittico del Giardino delle delizie' (1480-1490)