Vincenzo Cardarelli: 'Novembre'
Vincenzo Cardarelli
Novembre
C'è un giorno che tutte le formiche escono dal bosco
a fare il fascio per l'invernata.
Sopraggiungono, di lì a poco,
le lunghe piogge autunnali,
simili a un gran pianto dirotto, interminabile.
È un pianto che sgorga a fiumi, a torrenti,
fa crescere il lago, solca le strade, rovina i ponti
e dilaga per i campi ostinatamente verdi.
I muri si ricoprono di vellutina.
Quando più nessuno se l'aspetta,
un sole freddoloso, più prezioso dell'oro vecchio,
torna poi, ogni mattina,
a trovare le foglie gialle d'acacia
che piovono ancora sui davanzali,
le foglie secche dei platani
che il vento trascina lungo i viali.
(da 'Poesie', Mondadori, 1957)
[ FONTE ]
Vincenzo Cardarelli, nato Nazareno Caldarelli (Corneto Tarquinia, 1 maggio 1887 – Roma, 18 giugno 1959)
[ Poeta, scrittore e giornalista italiano. Sorta dall'Avanguardia degli Anni Dieci, la sua poetica rivela influssi dell'Espressionismo Linguistico e del Frammentismo, ad esprimere temi come lo sradicamento, il viaggio, l'adolescenza e la perdita di identità. ]











