Mary Oliver: 'Storni in inverno'
Mary Oliver
Storni in inverno
Tozzi e rumorosi,
ma con stelle nelle piume nere,
saltano dal filo del telefono
e all'istante
sono acrobati
nel vento gelido.
E ora, nel teatro dell'aria,
si dondolano sopra gli edifici,
abbassandosi e rialzandosi;
fluttuano come una stella punteggiata
che si apre,
si frammenta per un attimo,
poi si richiude;
e tu guardi
e tu ci provi
ma semplicemente non riesci a immaginare
come lo fanno
senza alcuna istruzione articolata, senza tregua,
solo la conferma silenziosa
che sono questa cosa straordinaria,
questa ruota dalle molte parti, che può sollevarsi e girare
ripetutamente,
piena di vita meravigliosa.
Ah, mondo, quali lezioni ci riservi,
anche nell'inverno spoglio,
anche nella città incenerita.
Penso ora
al dolore e a come superarlo;
Sento i miei stivali
che provano a staccarsi da terra,
Sento il mio cuore
che batte forte. Voglio
riflettere su cose pericolose e nobili.
Voglio essere leggera e giocosa.
Voglio essere incredibilmente bella e non temere niente,
come se avessi le ali.
(da 'Gufi e altre fantasie', 2003)
[ FONTE ]
Mary Oliver (Maple Heights, 10 settembre 1935 – Hobe Sound, 17 gennaio 2019)
[ Poetessa statunitense, vincitrice del National Book Awards 1992 e del Premio Pulitzer 1984, è autrice di saggi e numerose raccolte poetiche che descrivono la meraviglia della natura e della vita quotidiana. ]
[ Premio Pulitzer 1984 ]











