Carol Ann Duffy: 'Anno nuovo'
Carol Ann Duffy
Anno nuovo
Butto l'anno che muore alle mie spalle come uno scialle
e lo lascio cadere. Fuochi d'artificio impellenti si scagliano
contro la notte, fiori di desiderio, impeto d'amore.
Dallo spazio attorno a me, stando qui, do forma
al tuo corpo assente addosso al mio. Mi tocchi come aria benevola.
Più che lontano, più che vicino, le tue braccia sono tenebre, mi stringono,
così mi appoggio, leggo il labiale dei cieli che parlano in luminose,
sillabe stellate. Vedo, alla fine, ci pregano. Il tuo respiro
è di mezzanotte, vivo, sulla mia pelle, per tutte le miglia tra di noi,
campi e autostrade e città, i milioni di casette illuminate.
Questo nostro amore, dolore all'inverso, rima piena, posto sbagliato,
tempo sbagliato, dolce lavoro per le mani, vocazione del cuore, bagliori
per guidare l'anno nuovo, i giorni e le notti remoti su per lo scuro mare
del cielo. Ora la tua bocca è neve sulle mie labbra, fredda, intima, primo bacio,
un voto. Il tempo cade e sprofonda nello spazio infinito, verso quando noi siamo.
(da 'Poesie d'amore', Crocetti, 2024 – Traduzione di Floriana Marinzuli e Bernardino Nera)
[ FONTE ]
Carol Ann Duffy (Glasgow, 23 dicembre 1955)
[ Poetessa e drammaturga scozzese, direttrice dei corsi di scrittura creativa presso la Manchester Metropolitan University e, dal 1º maggio 2009, Poeta Laureato del Regno Unito. Nelle sue poesie dà spesso voce a personaggi di outsiders. ]