Maria Luisa Spaziani: 'La fatica inutile'
Maria Luisa Spaziani
La fatica inutile
Giunse a contare, Anassagora il Saggio,
trecento stelle nella notte più oscura.
Un suo seguace ne contò duemila.
Qualche secolo dopo un altro astronomo,
Arcesilao, centuplicò quel numero
ma corse all'Akademia e scoppiò in lacrime:
"Nessun calcolo umano le contiene".
E oggi lo Sri Lanka, l'Indonesia,
piangono quell'angoscia dell'abisso.
I morti risucchiati dalle ondate
non li contiamo più, fatica inutile.
Impotenti computer, telescopi.
Quante fosse comuni, quanti roghi,
– come le stelle – smettiamo di chiederci.
(da 'Poesia', n° 191 - Febbraio 2005)
[ FONTE ]
Maria Luisa Spaziani (Torino, 7 dicembre 1922 – Roma, 30 giugno 2014)
[ Poetessa italiana formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana. La sua poesia è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive. ]
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