Ángel García López: 'Parole da appendere a una finestra a Rota'
Ángel García López
Parole da appendere a una finestra a Rota
Questo balcone si affaccia sul mare. Tocco la schiuma
vagabonda, inesauribile, della spiaggia.
Sul balcone, davanti a La Costilla,
i miei occhi si sono rivolti al mare.
Lontano, la nebbia
disegna un orizzonte che naviga
nel mio cuore.
Conosco ogni granello
di quella sabbia, il suo nome, la sua estate,
il suo cognome. E l'acqua mi viene offerta
giovane e dolce al mattino. E canta
il suo settembre soleggiato.
Nei vetri
cresce il fiore leggero dei coralli,
ruggisce l'azzurro della gola scolastica
del giorno.
E appare quel bambino, quell'insonne
che ero un tempo. E guarda.
E a Rota
questa finestra è il mare. E il gabbiano
che gli restituisce la parte più bella del cielo.
(da 'Mester Andalusí', 1978)
[ FONTE ]
Ángel García López (Rota, 29 marzo 1935 – Madrid, 17 settembre 2024)
[ Poeta spagnolo. Autore di un'ampia opera poetica, in cui risaltano l'attento primato del linguaggio, il rigore formale e la ricerca sulle possibilità ritmiche e linguistiche. Questo compito creativo è stato contraddistinto da successivi e importanti riconoscimenti letterari, come il Premio Adonais nel 1969. ]