Robert Sabatier: 'Le voci profonde'
Robert Sabatier
Le voci profonde
Sento le mie unghie crescere.
Penso ad alcuni amici
forti come bisonti
in lotta contro il tempo.
Traduco una poesia
in una lingua ignota.
Nel profondo del mio intimo
una voce chiede di parlare.
Che molti dei presenti
del cielo e della terra,
uniti in questa pagina
consegnino i loro segreti.
Se avessi il sapere
degli analfabeti
vivrei a colori
in una regione oscura.
Quale dio taglia la barba
per meglio apparirti,
oh mio viso, liscio
come la pelle del mare?
Non ho mai detto niente
senza ascoltare il mio corpo.
Canta come le rose
nell'estate ardente.
Della mia pelle gli amici
non necessitano labbra.
Sono musicisti come
il sole e la luna.
[ FONTE ]
Robert Sabatier (Parigi, 17 agosto 1923 – Boulogne-Billancourt, 28 giugno 2012)
[ Poeta e scrittore francese. La sua opera cerca «una riedificazione, una ricostruzione della parola»: la sua poesia è, molto spesso, regolarmente ritmica, a volte in rima. In questa modalità tradizionale, riecheggia le inquietudini che il nostro tempo suscita. ]