Sergio Zavoli: 'Tra i nostri orrori umani nessuno'
Sergio Zavoli
Tra i nostri orrori umani nessuno
Tra i nostri orrori umani nessuno
più ricorda le grida della tribù,
gli uomini si uccidono in battaglia
e le donne, di notte, rubano i resti nudi
dei guerrieri, chissà quali amici o nemici.
Li stendono su tappeti di brace e ritornano
in festa dai bambini e dai vecchi
dicendo “ecco la caccia, mangiatene, saziatevi”.
E’ in pezzi la parola, le somiglia soltanto
l’ascolto ammutolito che le diamo.
Sergio Wolmar Zavoli (Ravenna, 21 settembre 1923)