Colette Nys-Mazure: 'L'isola'

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Colette Nys-Mazure

L'isola



In nome di questo viso intravisto,
immagine effimera di un'infanzia,
faccio appello ai ricordi fuggiti,
oggi liberati:
mai,
mai più, approderemo
alle rive della nostra infanzia;
profumo tenace al centro del nostro essere
di quest'isola abolita.
Grandi ombre nutrici
degli alberi dove ci arrampichiamo,
difendete la vostra freschezza frusciante
nella cavità degli esseri ardenti?
Allora il giorno era più lungo
nello scivolarci tra le dita lisce,
più misterioso
nell'aprirsi sulla notte.
L'erba alta splendeva,
dolce per le nostre gambe nude.
Chi ci restituirà il gusto del vento
e quello dei ribes, sorsi di sole
sotto i nostri denti?
Eravamo quelle piccole bestie calde,
acciambellate nel fraterno sudore
con i visi confusi nello stesso ardore.


(da 'Feux dans la nuit', 2003)


[ FONTE ]


Colette Nys-Mazure (Wavre, 14 maggio 1939)

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