Leonardo Sinisgalli: 'Intatta alba ti avvicini'

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Leonardo Sinisgalli

Intatta alba ti avvicini



Intatta alba ti avvicini
Sulle sabbie prudenti,
Né ti minaccia la violenza dei frutti
Che la luce ti porta in ostaggio.
Sul greto ritrovi giaciture
Solenni ai tuoi riposi
E se l'acqua si tace la veglia
Ne è folta e la sete ubbidiente.
Ora scoppia nel cuore della terra
Il grano appena seminato:
Cadono le ultime allodole sui nostri passi
Sventate ai confini della pianura.
Eccomi a guardare il passaggio
Delle gru verso la marina;
Un tempo erano questi gli annunci
Alla mia rapìta felicità.
La poca luce di quest'ora
Ha la calma d'una voce.
Devo pensare alte le tue mani
Sorprese a farmi cielo.
Ogni tuo gesto lontano
Fa crollare il chiarore
Che sopra di te come su questi olmi
La memoria aveva edificato.
Tutela la veglia sorda
Delle foglie il sonno
Sopra questa ripa di sassi
Che la tua eco tiene in assedio.


(da '18 poesie', Scheiwiller, 1936)


[ FONTE ]


Leonardo Rocco Antonio Maria Sinisgalli, più semplicemente Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981)

[ Poeta, saggista e critico d'arte italiano. Noto come 'Il poeta ingegnere' per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista "Civiltà delle macchine". ]

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