Diego Valeri
Estate
Un fresco sussurrio d'acque correnti:
è il pero che stormisce sul mio capo,
tocco appena da un alito di vento.
Levo lo sguardo dalla bianca pagina
su cui da' rami piovono fuggevoli
occhiatine di sole abbarbaglianti.
Intorno a me non è che un dondolio
lungo di steli dalla grossa testa
e uno svolio di vespe e di mosconi.
Null'altro vedo dal mio letto d'erba,
se non, in cima al colle, un filaretto
d'azzurri ulivi, dentro il cielo candido.
Ma sento, sento che un'immensa gioia
e un'infinita pace è in ogni cosa,
che in ogni fibra e in ogni infinitesimo
atomo vivo è penetrata e regna
la tua felicità, divina Estate...
(da 'Umana', Taddei, 1916)
[ FONTE ]
Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976)
[ Poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all'Università di Padova per oltre vent'anni, tranne nel periodo 1943-1945 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico. ]