Guillaume Apollinaire: 'L'ombra della luna'

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Guillaume Apollinaire

L'ombra della luna



La tromba suona e risuona
Suona, si spengono i fuochi.
Il mio povero cuore ti dono
Per uno sguardo dei tuoi begli occhi
Un solo moto della tua persona.

Sono le dieci, tutto è spento,
Ascolto russare la caserma,
Viene dal Nord il vento,
La luna mi fa da lanterna
Grida un cane alla morte il suo lamento.

La notte si consuma lenta lenta,
Rintoccano le ore lentamente
Tu che fai o mia bella indolente
Mentre vegliando il tuo amante
Ti sospira lontana e si tormenta?

E io cerco nel cielo stellato
Dove sono le stelle gemelle
Mio destino che al tuo è legato
Ma dove sono le nostre stelle?
O cielo, campo di grano incantato!

La notte si consuma dolcemente
Sereno alfine m'addormento.
I tuoi occhi che vegliano il tuo amante
Non sono forse, mia bella indocile,
Le nostre stelle del firmamento?


(da 'Calligrammi', 1918)


[ FONTE ]


Guillaume Apollinaire, pseudonimo di Wilhelm Albert Włodzimierz Apollinaris de Wąż-Kostrowicky (Roma, 25 agosto 1880 – Parigi, 9 novembre 1918)

[ Poeta francese sostenitore di una totale libertà formale e di nuovi contenuti frutto dell'indagine dell'inconscio, fu un precursore del Surrealismo. Combattente nella Prima Guerra Mondiale, fu vittima dell'epidemia di febbre spagnola. ]


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