Antonia Pozzi: 'L'allodola'

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Antonia Pozzi

L'allodola



Dopo il bacio – dall'ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d'estate
all'alba
su sconfinate
distese di grano.
Ed il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.

25 agosto 1933


(da 'Parole', Mondadori, 1939)


[ FONTE ]


Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – Milano, 3 dicembre 1938)

[ Poetessa italiana. Laureatasi in Filologia con una tesi su Gustave Flaubert, si tolse la vita dopo una contrastata storia d'amore. Il suo diario poetico "Parole " fu pubblicato postumo, nel 1939: composto a partire dai diciassette anni, riflette un'amara e inquieta sensibilità in cui si avverte l'influsso della lirica di Rainer Maria Rilke. ]


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