Pablo Neruda: 'Il padre'

Stampa

Pablo Neruda

Il padre



Terra dalla superficie incolta e arida
terra senza corsi d'acqua né strade
la mia vita sotto il sole trema e si allunga.

Padre, i tuoi dolci occhi non possono nulla
come nulla poterono le stelle
che mi bruciano gli occhi e le tempie.

Il mal d'amore mi tolse la vista
e nella fonte dolce del mio sogno
una fonte tremante si rifletté.

Poi... chiedi a Dio perché mi dettero
ciò che mi dettero e perché poi
incontrai una solitudine di terra e di cielo.

Guarda, la mia giovinezza fu un candido germoglio
che non si aprì e perde
la sua dolcezza di sangue e vitalità.

Il sole che tramonta e tramonta in eterno
si stancò di baciarla. È l'autunno.
Padre, i tuoi dolci occhi non possono nulla.

Ascolterò nella notte le tue parole: ...figlio, figlio mio...
                          E nella notte immensa
resterò con le mie e con le tue piaghe.


(da 'Crepusculario', 1923)


[ FONTE ]


Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973)

[ Poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del Novecento. Fu insignito del Premio Nobel nel 1971. ]


[ Premio Nobel 1971 ]


[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI PABLO NERUDA ]

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione proprio. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” ed attribuibili a Facebook, Twitter, Pinterest, Google, etc. Se accedi ad un qualunque elemento sottostante o chiudi questo banner, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie, in genere e nel sito e, sapere come disabilitarne l’uso, leggi l'Informativa sull’uso dei Cookie. Informativa Privacy e uso Cookie.

Accetto i Cookie da questo sito.

EU Cookie Information