" Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un breve viaggio di tre passi sul palato per andare a bussare, al terzo, contro i denti. Lo-li-ta. Era Lo, null'altro che Lo, al mattino, diritta nella sua statura di un metro e cinquantotto, con un calzino soltanto. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea punteggiata dei documenti. Ma nelle mie braccia fu sempre Lolita. "
[ Lolita, light of my life, fire of my loins. My sin, my soul. Lo-lee-ta: the tip of the tongue taking a trip of three steps down the palate to tap, at three, on the teeth. Lo. Lee. Ta. She was Lo, plain Lo, in the morning, standing four feet ten in one sock. She was Lola in slacks. She was Dolly at school. She was Dolores on the dotted line. But in my arms she was always Lolita. ]
(Vladimir Nabokov, 1899-1977, scrittore, saggista, critico letterario, entomologo, drammaturgo e poeta russo naturalizzato statunitense,
incipit del romanzo 'Lolita', 1955)
Vladimir Vladimirovič Nabokov (Pietroburgo, 23 aprile 1899 – Montreux, 2 luglio 1977)
[ Poeta, scrittore, saggista, critico letterario, entomologo e drammaturgo russo naturalizzato statunitense, è conosciuto soprattutto per il romanzo "Lolita " (1955). Ha scritto in russo e in inglese. ]
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