Wisława Szymborska
Foramine
Be', metti, per esempio, le foramine.
Vivevano qui, perché c'erano, e viceversa.
Come potevano, visto che potevano e in che modo.
Al plurale, perché al plurale,
anche se ciascuna separatamente,
nel proprio, perché nel proprio
guscio di calcare.
A strati, poiché a strati,
il tempo poi le riassumeva,
senza entrare nei dettagli,
perché nei dettagli c'è pietà.
Ed ecco davanti a me
due viste in una:
necropoli penosa
degli eterni riposi,
ossia
incantevoli rocce bianche, emerse dal mare,
dal mare azzurro,
rocce, che sono qui, poiché ci sono.
(da 'Qui', Scheiwiller, 2009 - Traduzione di Pietro Marchesani)
[ FONTE ]
Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1 febbraio 2012)
[ Poetessa e saggista polacca, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996 "per una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà". ]
[ Premio Nobel 1996 ]
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