Hart Crane: 'Inflessibile in tono maggiore'

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Hart Crane

Inflessibile in tono maggiore



La morte dell'amante, com'è regolare
coi primi accenni della primavera, e con
le vestigia più rigide del sole, che filtra
a stento fino a noi prima che ci svegliamo.

E non è ancora quella calda e sobria
vivisezione dell'aria più insistente
a cui mani intrecciate replicheranno al buio
dopo i circuiti quotidiani di tutto il suo fulgore.

È venuto il momento della separazione...
Sotto la verde trapunta di seta
la sua forma rigonfia di vita non compiuta
si posa fresca su lei — non ancora dolore.

E lei si sveglierà prima che tu oltrepassi
la porta, appena udibile,
e ad ogni terzo gradino della scala, finché
tu non avrai raggiunto il piano
dove i passi si perdono attutiti —

ti chiamerà per nome ridendo; mentre tu
che ancora le rispondi con lievi arrivederci
ritroverai la strada, voltandoti soltanto per guardare
con occhi affranti le porte e la pietra.

Ora cammina, ed osserva la morte dell'amante.
D'ora in avanti la sua memoria è più
della tua, in pianti e in èstasi che
non potrai giungere mai a condividere.


Harold Hart Crane -Hart era il nome della madre da nubile- (Garrettsville, 21 luglio 1899 – Florida, 27 aprile 1932)

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