Edith Södergran
Vierge moderne
Io non sono una donna. Sono una cosa neutra.
Sono un bimbo, un paggio e una decisione ardita,
sono un raggio ridente di sole scarlatto...
Io sono una rete per tutti i pesci voraci,
sono un calice a onore di tutte le donne,
sono un passo verso il caso e la rovina,
sono un salto nella libertà e nel sé...
Io sono il sussurro del sangue nell'orecchio dell'uomo,
sono una febbre dell'anima, della carne voglia e rifiuto,
sono una targa d'ingresso a nuovi paradisi.
Io sono una fiamma, che cerca vivace,
sono un'acqua, fonda, ma audace fino al ginocchio,
sono fuoco e acqua in rapporto leale, e senza condizioni...
(da 'La luna e altre poesie', Via del Vento Edizioni, 1995 - Traduzione di Daniela Marcheschi)
[ FONTE ]
Edith Irene Södergran (San Pietroburgo, 4 aprile 1892 – Roščino, 24 giugno 1923)
[ Poetessa finlandese di lingua svedese. Navigando tra Simbolismo ed Espressionismo con influssi nietzschiani, diede il via al Modernismo in salsa scandinava. Esordì nel 1916 con la raccolta "Poesie ", cui seguirono "Lira di settembre ", "L'altare delle rose ", "L'ombra del futuro " e "Il paese che non esiste ". Morì di tisi a 31 anni. ]