Carlos Bousoño: 'Canzone verso la luce'

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Carlos Bousoño

Canzone verso la luce



Perché non debbo essere aria
sulla luce che vola,
come questi puri uccelli
che hanno, senza che l'ali lo sappiano,
uno spiro di fuoco tra le penne
che alla luce segreta li sospinge!
Sul mare nella notte,
su questo enigma strano d'acqua nera
che copre morti pozzi, silenziosi,
senz'anime né stelle - voli, luci -,
perché non essere un tremore,
un corpo misterioso che s'abbatte
come un raro fulgore d'improvviso
sopra le acque sbigottite, cieche!
Essere aria rapidissima
da cielo a terra estesa nella luce.


(da 'Salita all'amore', 1945 – Traduzione di Oreste Macrì)


[ FONTE ]


Carlos Bousoño Prieto (Boal, 9 maggio 1923 - Madrid, 24 ottobre 2015)

[ Poeta e critico spagnolo. La sua produzione poetica, nella tradizione del più puro lirismo ispanico, è pervasa da un alone di mistero e da un'aura metafisica che ne rendono spesso complessa l'interpretazione. ]

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