Jiří Orten: 'Di chi sono?'

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Jiří Orten

Di chi sono?



Io sono dei piovaschi e delle siepi
e delle erbe chinate dalla pioggia
e della chiara canzone che non gorgheggia,
del desiderio che sta chiuso in lei.
Di chi sono?
Io sono di ogni piccola cosa smussata
che mai spigoli ha conosciuto,
dei piccoli animali che reclinano la testa,
sono della nuvola quando è straziata.
Di chi sono?
Io sono del timore che mi ha tenuto
con le sue trasparenti dita,
del coniglietto che in un giardino in penombra
esercita il suo fiuto.
Di chi sono?
Io sono dell'inverno ostile ai frutti
e della morte, se il tempo lo chieda,
io sono dell'amore, di cui sbaglio la porta,
al posto di una mela ai vermi lasciato in preda.


(da 'La cosa chiamata poesia', Mondadori, 1991 - Traduzione di Giovanni Giudici e Vladimir Mikeš)


[ FONTE ]


Jiří Orten, pseudonimo di Jiří Ohrenstein (Kutná Hora, 30 agosto 1919 – Praga, 1 settembre 1941)

[ Poeta ceco. La sua è una poetica che rivela la concezione negativa della vita, fatta di dolore e di angoscia, storicamente rapportata al periodo dell'invasione nazista della Cecoslovacchia. ]

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