Louise Glück: 'Canzone del liuto'

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Louise Glück

Canzone del liuto



Nessuno vuol essere la musa;
alla fine, tutti vogliono essere Orfeo.
Eroicamente ricostruito
(da terrore e dolore)
e poi travolgentemente bello;
ristabilita, in definitiva,
non Euridice, la compianta,
ma l'ardente
spirito di Orfeo, reso presente
non come essere umano, piuttosto
come pura anima resa
distaccata, immortale
attraverso un narcisismo deviato.
Ho fatto un'arpa di disastro
per perpetuare la bellezza del mio ultimo amore.
Eppure nella mia angoscia, così com'è,
rimane la lotta per la forma
e i miei sogni, se parlo apertamente,
hanno meno il desiderio di essere ricordati
che il desiderio di sopravvivere,
che è, io credo, il più profondo desiderio umano.


(da 'Nuovi poeti americani', Einaudi, 2006 - Traduzione di Elisa Biagini)


[ FONTE ]


Louise Elisabeth Glück (New York, 22 aprile 1943 – Cambridge, Massachusetts, 13 ottobre 2023)

[ Poetessa statunitense nata da famiglia ebrea ungherese. È stata premiata con il Pulitzer nel 1993 ed è stata Poeta Laureato del Congresso nel 2003. Per anni lettrice d'inglese al Williams College, ora insegna a Yale. Nel 2020 è stata insignita del Premio Nobel per la Letteratura. ]


[ Premio Nobel 2020 ]

[ Premio Pulitzer 1993 ]

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