Alejandro Jodorowsky
Por Osmar
Amo sviluppare la mia coscienza per capire perché sono vivo,
cos'è il mio corpo e cosa devo fare per recuperare con i disegni dell'universo.
Non mi piace la gente che accumula informazioni inutili
e si crea false forme di comportamenti,
plagiata da personalità importanti.
Mi piace rispettare gli altri,
non per via delle deviazioni narcisistiche delle loro personalità,
ma per come si sono evolute interiormente.
Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio,
il cui cuore è granitico agli altri senza sosta,
la cui sessualità è perennemente insoddisfatta,
il cui corpo s'intossica senza saper apprezzare di essere vivo.
Ogni secondo di vita è un regalo sublime.
Mi piace invecchiare perché il tempo dissolve il superfluo e conserva l'essenziale.
Non mi piace chi per retaggi infantili trasforma le bugie in superstizioni.
Non mi piace che ci sia un Papa che predica senza condividere la sua anima con una papessa.
Non mi piace che la religione sia nelle mani di uomini che disprezzano le donne.
Amo collaborare e non competere.
Ogni secondo di vita è un regalo sublime.
Mi piace scoprire in ogni essere quella gioia perenne che potremmo chiamare "Dio interiore".
Non mi piace l'arte che serve solo a celebrare il suo autore.
Mi piace l'arte utile per guarire.
Mi piacciono le persone eccessivamente stupide.
Mi piace tutto ciò che provoca il sorriso.
Amo affrontare volontariamente la mia sofferenza con l'obbiettivo di espandere la mia coscienza.
(da 'La danza della realtà', 1991 - Traduzione di Silvano Agosti)
[ FONTE ]
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Alejandro Jodorowsky (Tocopilla, 7 febbraio 1929)