Benny Andersen
L'ultima poesia del mondo
Se questa fosse l'ultima poesia del mondo
la farei la più lunga possibile
infinitamente lunga
ma rallenterei le ultime righe
e mi fermerei poco prima di finire
temendo di cadere nello spazio
oppure mi sdraierei
e striscerei sul ventre verso il bordo
conservando le ultime parole
e mi sporgerei con cura sull'abisso
dove finiscono tutte le poesie
e proverei a guardare sotto la poesia
usando questa rara opportunità
di vedere una poesia dall'altra parte
e immagina solo se ci vedessi
la prima poesia del mondo
poi come una mosca mi muoverei
lungo questa parte inferiore
aggrappato ad ogni parola
fino a conoscerle a memoria
e quando avrò finito con l'ultima riga
proverei a tornare in cima
penzolando e scalciando e ansimando un po'
mi girerei oltre il bordo
e capiterei nella prima riga di questa poesia
o forse in un posto completamente diverso
Se questa fosse l'ultima poesia del mondo
mi rifiuterei di crederci
o l'avrei rimandata a più tardi
e lavorerei su un'altra
Se questa fosse l'ultima poesia del mondo
mi rifiuterei di scriverla
in ogni caso mi fermerei il prima possibile
magari proprio qui.
(da 'L'ultima isola e altre poesie', 1969)
[ FONTE ]
Benny Andersen (Vargede, 7 novembre 1929 – Sorgenfri, 16 agosto 2018)
[ Poeta, cantautore, compositore e pianista danese. Le sue poesie variano dalle riflessioni alle stravaganze, sempre condite da un umorismo di fondo e da immagini sorprendenti. ]