José María Álvarez
Aymant
Come Benvenuto Cellini, il quale mi attrae più che i maestri del Quattrocento,
mi piace errare sulla spiaggia abbandonata dalla marea, raccogliendo conchiglie e ciottoli.
— Claude Lévi-Strauss
...Le vecchie spiagge. Dove sempre
qualcosa
ti porta. Non c'è altra emozione
al mondo come le spiagge...
Cammini in riva al mare. Il sole che lo trafigge,
il velo cristallino,
e le conchiglie
semisepolte dalla sabbia, le strisce
azzurre
disegnate dalla luce.
Non è la tua memoria
che riconosce,
dove sono depositati questa luce, questi colori
queste spiagge trasparenti, la sensazione
del mare tra le dita.
È una felicità senza passato. Solo un istante
di esaltazione, la
Vita
oltre
l'intelligibile.
(da 'Museo delle cere', 1974)
[ FONTE ]
José María Álvarez (Cartagena, 31 maggio 1942)
[ Poeta, saggista e narratore spagnolo. È traduttore di Konstantinos Kavafis, Friedrich Hölderlin, Robert Louis Stevenson, William Shakespeare, François Villon e Thomas Stearns Eliot. L'opera principale di Álvarez è "Museo delle cere ", un lavoro in corso da molti anni nel tentativo di completare un libro unico e onnicomprensivo. ]