Günter Kunert: 'Le tre scimmie sacre'

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Günter Kunert

Le tre scimmie sacre



Famoso nel mondo e riprodotto
con vario materiale il gruppo
di tre piccole scimmie
del gran tempio indù di Benares.

Il primo animale
serra con le manine
in un gesto timoroso la bocca, il secondo gli occhi,
il terzo si tura le orecchie.

Alle sanguinose guerre dei khan e agli
accaniti combattimenti dei popoli delle montagne
contro gli stranieri
in continua avanzata sopravvissero
le grigie figurine;
come anche
alle acque dell'Inducush e dell'Indo
che selvaggiamente mulinavano sulla regione,
sopravvissero, a incendi di giungle e floridi
alberi giganti, bonifiche e terrapieni ferroviari.

Chi non ode tutto ciò che accade
non vede tutto ciò che di fronte a lui si fa
e non dice tutto quello che sa: costui solo
diventa vecchissimo.

Certo questo comportamento ha
un presupposto indispensabile: essere
di pietra fino in fondo al cuore.


("Die drei heiligen Affen", da 'Ricordo di un pianeta', 1963 – Traduzione di Luigi Forte)


[ FONTE ]


Günter Kunert (Berlino, 6 marzo 1929 – Kaisborstel, 21 settembre 2019)

[ Poeta e scrittore tedesco. Pubblicò poesie dal 1947, supportato da Bertolt Brecht. Quando nel 1976 firmò una petizione di Wolf Biermann contro la privazione della cittadinanza, perse l'adesione al SED e si trasferì due anni dopo in Occidente. Dal Realismo Socialista e dall'inno al progresso è passato a un atteggiamento critico e pessimista contro il regime della DDR. ]

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