Jaime Gil de Biedma
Idillio al Caffè
Ora mi domando se siamo stati qui
tutta la vita. Metto, proprio adesso,
la mano sugli occhi – come pulsa
il sangue nelle palpebre - e i capelli
smisurati si confondono, silenziosi,
allo sguardo. Pesano le ciglia.
Non so bene di cosa parlo. Chi sono,
vaghi volti che nuotano come in un'acqua pallida,
questi seduti qui, con noi vivi?
La sera ci spinge in certi bar
o tra stanchi uomini in pigiama.
Vieni. Usciamo. È notte. C'è l'infinito
su di noi, più in alto, molto al di là delle luci
che illuminano a sprazzi i tuoi grandi occhi.
C'è anche silenzio tra noi,
silenzio
e questo bacio come un lungo tunnel.
(da 'Compañeros de viaje', 1959)
[ FONTE ]
Jaime Gil de Biedma y Alba (Barcellona, 13 novembre 1929 - Barcellona, 8 gennaio 1990)
[ Poeta e scrittore spagnolo, considerato uno dei più importanti poeti della seconda metà del XX secolo e della "Generazione del '50". Nel suo lavoro ha fatto ricorso al Colloquialismo (con se stesso e con i suoi lettori) e all'ironia per evidenziare questioni sociali ed esistenziali. ]
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