Assia Djebar
Canto I
La memoria è un corpo di donna velata
Solo il suo occhio libero fissa il nostro presente
Bianco affogato sul fondo di un abisso nero
La memoria è voce di donna velata
Notte dopo notte, la soffochiamo
Sotto il letto di un sogno di piombo
Oh memoria, ventre di donna
Che partorisce, il sangue invoca
Allora tutti i nostri morti, gli occhi spalancati
Risalgono verso noi lentamente
Galleggiando sull'acqua
Del nostro oblio
Tu, Oh memoria la svelata
Al sole evaporata
(dal documentario "La Zerda Ou Les Chants De L'Oubli", 1983, diretto dalla stessa Assia Djebar)
[ FONTE ]
Assia Djebar, pseudonimo di Fatima-Zohra Imalayène (Cherchell, 30 giugno 1936 – Parigi, 6 febbraio 2015)
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Immagine tratta dal documentario 'La Zerda Ou Les Chants De L'Oubli', 1983, di Assia Djebar