Giuliano Gramigna
Perché amo questa città
Un giorno amavi la città
perché fu la tua giovinezza.
Ma che ti scalda
ora in un tuffo al cuore se svolti l'angolo
con ali di bitume ai calcagni?
Non quel volto selvaggio e patetico
che conobbero gli amici,
ma la brace discreta che ti consuma
con il tempo, non-eterna salamandra.
Qui sto più a mio agio che dentro un vecchio
abito, è il mio corpo che sente usure
e morsi, s'intorpidisce con il sonno, si stira la mattina
in un grigio fumoso delicato come una perla.
In una parola: è la città dove invecchio, dove imparo
ogni giorno a tendere al centro.
[ FONTE ]
Giuliano Gramigna (Bologna, 31 maggio 1920 – Milano, 15 aprile 2006)
[ Poeta, scrittore e critico letterario. La sua poesia, passata dall'Ermetismo alla Neoavanguardia, incrociò l'eticità civile della "Linea Lombarda" con una visione sperimentale nutrita di cultura psicanalitica, strutturalismo e semiologia. ]