Umberto Saba: 'Il bel pensiero'

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Umberto Saba

Il bel pensiero


Uno di quei pensieri che tra il sonno
e la veglia consolano la casta
adolescenza; e ben di rado poi
fan ritorno fra noi.
Io perseguivo il mio pensiero come
si persegue una bella creatura,
che ne conduce ove a lei piace, ed ecco:
perdi per sempre la sua leggiadria
a una svolta di via.
Una voce profana, un importuno
richiamo il bel pensiero in fuga han messo.
Ora lo cerco in ciechi labirinti
d'inferno, o so ch'esser non può lontano,
ma che sperarlo è vano.


(da 'Trieste e una donna. 1910-1912', Mondadori, 1950)


[ FONTE ]


Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957)

[ Poeta italiano tra i massimi del '900. Di famiglia ebraica, fu avviato agli studi commerciali, e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria a Trieste. La sua poesia, quasi intimo diario e confessione, indaga le cose ultime, la donna, l'amore, il senso atavico del dolore. La sua opera è raccolta nel "Canzoniere ". ]


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