Guido Cavalcanti
Voi che per li occhi mi passaste 'l core
Voi che per li occhi mi passaste 'l core
e destaste la mente che dormìa,
guardate a l'angosciosa vita mia,
che sospirando la distrugge Amore.
E' vèn tagliando di sì gran valore,
chè deboletti spiriti van via:
riman figura sol en segnoria
e voce alquanta, che parla dolore.
Questa vertù d'amor che m'ha disfatto
dà vostr'occhi gentil'presta si mosse:
un dardo mi gittò dentro dal fianco.
Sì giunse ritto 'l colpo al primo tratto,
che l'anima tremando si riscosse
veggendo morto 'l cor nel lato manco.
(da 'Rime', XIII - Poesia datata 1290 circa)
[ FONTE ]
[ ASCOLTA LA POESIA RECITATA DA ALBERTO ANGRISANO ]
Guido Cavalcanti (Firenze, intorno al 1258 – Firenze, 29 agosto 1300)