Dhabiya Khamis
Se lo amassi come una rosa e lui fosse una rondine
Uomo, ti amo e ti odio quasi.
Sei il desiderio del giorno
e io una notte infinita.
Il mio sangue ti cerca
come la terra.
Che cosa dico al corpo,
che sogna te così
come batte il cuore?
Gli dico
che è duro come il filo del vetro,
come il cuore di una stella morta?
[ FONTE ]
Dhabiya Khamis (Abu Dhabi, 1958)