Claudio Malune: 'La perfetta sintassi di un bacio rubato'

Stampa

La perfetta sintassi di un bacio rubato



Chissà dov'eran tutti gli altri
che non eravamo noi,
quel giorno
baciandoci.

Nuvole non ne ricordo,
né rumori estranei o
voci d'altre bocche,
nessun passante a distrarci
da quell'incontro di labbra,
inaspettato ma dolce.

Chissà com’eran fragili e lesti
i pensieri e il tempo...

Portami indietro a quel contatto
di pleiadi inesplose,
fammi arco di un manto
cucito di solo sapore,
di soli respiri tenui e gemiti,
del mio e del tuo respiro,
cibo delle nostre notti a venire e
dei nostri cuori colmi di scoperta
e sole che mai spegne.

E mentre ti baciavo,
d'improvviso il mare nei tuoi palpiti:
chissà dov'era,
in quell'intima apnea d'amanti,
tutto il resto del mondo.



(Claudio Malune)



Giovanna Lei, foto abbinata alla poesia 'La perfetta sintassi di un bacio rubato'

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione proprio. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” ed attribuibili a Facebook, Twitter, Pinterest, Google, etc. Se accedi ad un qualunque elemento sottostante o chiudi questo banner, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie, in genere e nel sito e, sapere come disabilitarne l’uso, leggi l'Informativa sull’uso dei Cookie. Informativa Privacy e uso Cookie.

Accetto i Cookie da questo sito.

EU Cookie Information