La perfetta sintassi di un bacio rubato
Chissà dov'eran tutti gli altri
che non eravamo noi,
quel giorno
baciandoci.
Nuvole non ne ricordo,
né rumori estranei o
voci d'altre bocche,
nessun passante a distrarci
da quell'incontro di labbra,
inaspettato ma dolce.
Chissà com’eran fragili e lesti
i pensieri e il tempo...
Portami indietro a quel contatto
di pleiadi inesplose,
fammi arco di un manto
cucito di solo sapore,
di soli respiri tenui e gemiti,
del mio e del tuo respiro,
cibo delle nostre notti a venire e
dei nostri cuori colmi di scoperta
e sole che mai spegne.
E mentre ti baciavo,
d'improvviso il mare nei tuoi palpiti:
chissà dov'era,
in quell'intima apnea d'amanti,
tutto il resto del mondo.
(Claudio Malune)