I tuoi occhi mi nevicano nel cuore,
musa: più in là dell'ultimo spasmo
si gettano i tuoi cipigli.
I tuoi occhi si dispongono a corazza fra
la vita e la morte di ogni verso che
concepisco; chiamami pazzo, lunatico,
violentemente folle se necessario, eppure
mi sveglio uomo a ogni lirica! Dopo
ogni elegia scritta di gusto assaporando il
crepuscolo sento le membra radicarsi alla
primavera, o appresso ogni singola sillaba
musicata nello spartito appeso al mio
tempo, è lì la mia fioritura. Il poeta è solo,
capite? Forse più solingo di un martire
che ha conosciuto la perdita nei silenzi
di un padre austero, fanciullo per appena
uno schioppo, ma vivo solo quando veglia
sull'inchiostro e imprime sulla carta incorrotta
i rintocchi che ha nel cuore quando langue.
I tuoi occhi mi nevicano nel cuore, sempre.
Sapevi dal primo verso che saresti stata
di nuovo immortale, più vicino al tuo
pensiero si è prostrato il mio pensiero, ora
che si ripete il loro incontro a mezzo cielo
nell'arte.
(Claudio Malune)
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Dipinto: Paul Klee, 'Conquérant' (1930)
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