Nasos Vaghenàs
Ballata dell'amante insicuro
Scrivere il tuo nome sopra i vetri
appannati,
attendere in stazioni dove hai atteso
per ore,
son cose che non danno né gioia
né dolore.
Suono azzurro, ancestrale, altissimo
profumo,
la tua voce scintilla come lacrima
angelica.
Ma il mio amore è l'amore degli Otelli.
E quando mi rinfòcola e quando mi
addormenta,
rabbrividisco e vedo innanzi Iago.
Mi dico: lega i giambi con lo spago.
Le poesie sono fiori molto esili,
nutriti dalla cònsona tristezza.
E l'ira, se si accumula, li spezza.
(da 'Ballate oscure', Crocetti, 2006 - Traduzione di Filippo Maria Pontani)
[ FONTE ]
Nasos Vaghenàs, anche translitterato in Vayenas (in greco: Νάσος Βαγενάς) (Drama, Grecia, 8 marzo 1945)
[ Poeta e traduttore greco della "Generazione del '70". Studioso di Giorgos Seferis, nei suoi versi tenta di riconsacrare la parola poetica, rivitalizzandone l'uso, il ritmo, l'importanza del verso libero, restituendo la grazia naturale di una autorialità non scambiabile. ]
[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI NASOS VAGHENÀS ]