Juan Gelman: 'Sorride'

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Juan Gelman

Sorride



E qualche volta ho sorriso così?
Sono stato come te di luce, candore trepidante?
Ho saputo far nascere il mattino, confonderlo?
Trarre in inganno il mondo?
Ho come te destato
la quieta tenerezza? Acqua capace?
Ho trattenuto l'aria, la gran maestra?
La più spoglia purezza sta sulla tua bocca
e dà vergogna.

Angeli, angeli.
Chi dice che li ha visti, non li ha visti mai.

E chi li vede, ha dentro un canto.


(da 'Il gioco in cui andiamo', 1959 - Traduzione di Umberto Bonetti)


[ FONTE ]


Juan Gelman (Buenos Aires, 3 maggio 1930 – Città del Messico, 14 gennaio 2014)

[ Poeta, scrittore e giornalista argentino. Vincitore del Premio Cervantes nel 2007, è autore di una poesia esistenziale con accenti lirici e intimisti, divenuta più sociale con l'avvento della dittatura militare (il figlio e la nuora furono sequestrati e uccisi dal regime, la nipote data in adozione) e l'esilio. ]


[ Premio Miguel de Cervantes 2007 ]


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