Juan Gelman: 'Presenza dell'autunno'

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Juan Gelman

Presenza dell'autunno



Avrei dovuto dirti ti amo
ma l'autunno mi faceva segno,
inchiodava le sue porte dentro l'anima.

Accoglilo, amore.
Vai da lui, struscia la tua dolcezza
sulla sua dolcezza materna.
Vai da lui, lui, l'autunno duro,
l'autunno dolce in cui riposo il mio respiro.

Vai da lui, amore.
Non sono io quello che ti ama in questo momento.
È lui in me, la sua invenzione.
Un lento assassinio di tenerezza.


***

Presencia del otoño


Debí decir te amo.
Pero estaba el otoño haciendo señas,
clavándome sus puertas en el alma.

Amada, tú, recíbelo.
Vete por él, transporta tu dulzura
por su dulzura madre.
Vete por él, por él, otoño duro,
otoño suave en quien reclino mi aire.

Vete por él, amada.
No soy yo el que te ama este minuto.
Es él en mí, su invento.
Un lento asesinato de ternura.


(da 'Il gioco che giochiamo', 1959 – Traduzione di Milton Fernández)


[ FONTE ]


Juan Gelman (Buenos Aires, 3 maggio 1930 – Città del Messico, 14 gennaio 2014)

[ Poeta, scrittore e giornalista argentino. Vincitore del Premio Cervantes nel 2007, è autore di una poesia esistenziale con accenti lirici e intimisti, divenuta più sociale con l'avvento della dittatura militare (il figlio e la nuora furono sequestrati e uccisi dal regime, la nipote data in adozione) e l'esilio. ]


[ Premio Miguel de Cervantes 2007 ]


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