Juan Gelman: 'Il taglio'

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Juan Gelman

Il taglio



La poesia non fa sì
che qualcosa accada, disse W.H. Auden.
A malapena sopravvive, disse.
Non disse perché. Sopravvive come
sopravvive l'impossibilità.
Vale a dire, il nostro amore,
o il bisonte che traccia croci sulla sabbia
dimentico dei suoi denti da latte.
Questo è bello. Significa
che il freddo di conoscersi
può avere un altro destino.
Ciò che nessuno ha detto
sta al di sotto delle maschere
di cui la verità ha bisogno.
Le mie voglie di baciare e di parole
sono una stanza molto grande dove
siede assurdamente il cuore.
Vale a dire, sopravvive.
Nel taglio delle sue strani correnti.


(da 'Valer la pena', 2001 - in Italia pubblicato da Guanda, 2007 - Traduzione di Laura Branchini)


[ FONTE ]


Juan Gelman (Buenos Aires, 3 maggio 1930 – Città del Messico, 14 gennaio 2014)

[ Poeta, scrittore e giornalista argentino. Vincitore del Premio Cervantes nel 2007, è autore di una poesia esistenziale con accenti lirici e intimisti, divenuta più sociale con l'avvento della dittatura militare (il figlio e la nuora furono sequestrati e uccisi dal regime, la nipote data in adozione) e l'esilio. ]


[ Premio Miguel de Cervantes 2007 ]


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