Claudio Malune: 'Indorandomi del tuo romanzo senza epilogo'
Indorandomi del tuo romanzo senza epilogo
Ho scovato un refuso
leggendoti appassionatamente negli occhi.
L'ho corretto baciandoli.
Era impercettibile quel refuso,
un errore che si perdona,
forse eri distratta.
Bendavi l'orizzonte affinché
non potesse abbandonarsi alla notte,
perché quando ti leggo lo sguardo
spesso succede che sfoglio i tuoi pensieri
come se la storia che essi raccontano
non volesse mai concedersi una pausa.
I capitoli si chiudono a ogni battito di ciglia,
ma troppo brevi son gli attimi in cui succede
per staccarsi da quella lettura.
Oh, ma poi li chiudi
e allora giocoforza m'arrendo
a quella narrazione che deve fermarsi,
che corre via col tuo silenzio in chissà quale altra oasi
remota e sospesa.
Dormi.
Ora quel refuso l'ho corretto,
l'ho reso fecondo dinanzi alla notte.
Come pernice che scava nella corrente dei venti
ho riacchiappato l'equilibrio e il perdono
indorandomi del tuo romanzo senza epilogo.
Aspetto che ti ridesti per scovare nuovi refusi,
baciarti e correggerli,
sempre benedetto da quel fuoco astratto
esploso dalle nostre pupille,
seta che si ricama,
iride con iride.
(Claudio Malune)
Giovanna Lei, foto abbinata alla poesia 'Indorandomi del tuo romanzo senza epilogo'