Elizabeth Bishop: 'Insonnia'
Elizabeth Bishop
Insonnia
La luna nello specchio del comò
guarda milioni di miglia lontano
(e forse con orgoglio, a se stessa,
ma non sorride, non sorride mai)
via lontano lontano oltre il sonno,
o forse è una che dorme di giorno.
Se l'Universo volesse abbandonarla,
lei gli direbbe di andare all'inferno,
e troverebbe una distesa d'acqua
o uno specchio, sul quale indugiare.
Tu dunque metti gli affanni in un sacco
di ragnatele e gettalo nel pozzo
nel mondo alla rovescia dove
la sinistra è sempre la destra,
dove le ombre in realtà sono corpi,
dove restiamo tutta notte svegli,
dove il cielo ha tanto poco spessore
quanto è profondo il mare e tu mi ami d'amore.
(da 'Una fredda primavera', 1956)
[ FONTE ]
Elizabeth Bishop (Worcester, Massachusetts, 8 febbraio 1911 – Boston, Massachusetts, 6 ottobre 1979)
[ Poetessa statunitense. Considerata tra i più importanti poeti americani del ventesimo secolo, vinse il Premio Pulitzer 1956 e il National Book Award 1970. Le sue poesie trattano del senso di appartenenza nel mondo e delle esperienze umane di pena e desiderio. ]
[ Premio Pulitzer 1956 ]
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