Saadi Youssef: 'Sonata a solo per liuto'
Saadi Youssef
Sonata a solo per liuto
1.
L'orologio batté il decimo rintocco
batté le dieci l'orologio
scoccarono le dieci.
Oltre il campanile della chiesa una stella brillò e scomparve
un usignolo si dileguò tra i pini
nel verde miraggio della notte.
Entra nella mia casa ragazza
la casa è il mio santuario.
La chiesa è chiusa
i lumi spenti
i tovaglioli umidi di bevande.
2.
Nel sentiero del giardino
tacciono l'acqua, le foglie secche
e le ombre profonde.
Nel sentiero del giardino
non hanno cantato i passeri
il torrente sussurrante
non ha cantato per il giardino...
O Dio delle sillabe sommerse
dov'è, dov'è l'assonnata vibrazione dell'eco.
La sua mano nella mia
il giardino nel mio petto.
(da 'I giardini dell'oblio', De Angelis, 2015 – Traduzione di Fawzi El Delmi)
[ FONTE ]
Saadi Youssef (Abu-al-Khaseeb, 1934 – Londra, 13 giugno 2021)
[ Poeta e scrittore iracheno. In esilio dopo il golpe di Saddam Hussein del 1979, si stabilì a Londra. Le sue poesie trattano dell'esilio, della nostalgia della patria avita, della crudeltà della guerra e delle persecuzioni politiche. ]