José Watanabe: 'I versi che cancello'
José Watanabe
I versi che cancello
Le parole non ci riflettono come specchi, esattamente,
ma lo vorrei.
Scrivo con una domanda ossessiva nelle orecchie:
è questa la parola esatta o è il tranello di un'altra
che verrà
non più bella ma più speculare?
Per questa incertezza
cancello,
tutta la notte cancello, e nello specchio davanti al quale insisto
resta solo una figura sfocata, incompleta, sventurata.
È come se si compisse la minaccia sibillina
della madre
al figlio che si stava scoprendo, curioso,
nella sua immagine:
"Ti guardi così tanto nello specchio
che un giorno finirai con il non vederti più".
I versi che irrefrenabile cancello
si prenderanno sempre la mia poesia.
(da 'Il fuso della parola', 1989)
[ FONTE ]
José Watanabe Varas (Trujillo, 17 marzo 1945 - Lima, 25 aprile 2007)
[ Poeta peruviano. Voce dei "Poeti del '70", al tipico colloquialismo e allo sperimentalismo della corrente mescolò lo Zen, il Taoismo, il Buddhismo e la cultura degli haiku che gli derivavano dalle sue origini giapponesi. ]
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