Juan Calzadilla: 'Itaca'
Juan Calzadilla
Itaca
È più facile arrivare per chi è dentro
che per chi viene da fuori.
Non è necessario che avanzi a piedi lentamente
o di corsa, che sappia la direzione
o che la cerchi.
Né che dia segno di stare per arrivare,
leggero o sfinito, per i campi,
per strade, boschi
o crocevia.
Non importa il mezzo di trasporto,
lento o rapido,
né la velocità con cui percorre
la strada né il trascorrere delle ore.
Conoscendo bene il posto, non dovrà attraversare
la soglia
né aprire la porta per avvertire,
come Ulisse, che è arrivato.
E così, dentro, in casa, sono riuniti
insieme a lui, al caldo del camino, alcune braccia,
alcune labbra, alcuni sguardi.
Basterà che senta che è nella sua casa
per sapere in quello stesso momento
che, senza aver bisogno di uscire,
è già arrivato. È già arrivato.
(da 'Diario senza soggetto', 1999)
[ FONTE ]
Juan Calzadilla (Altagracia de Orituco, 16 maggio 1931)
[ Poeta, pittore e critico d'arte venezuelano. Esordì nel 1954 con "Prime poesie ", promuovendo visioni d'avanguardia, incentrate sul Surrealismo, con una militanza attiva e ribelle, prodotto dell'effervescenza politica e sociale. Fondò le riviste "El techo de la ballena" e "Imagen" (1984). ]