Giorgio Caproni: 'Tu che ai valzer d'un tempo'
Giorgio Caproni
Tu che ai valzer d'un tempo
Tu che ai valzer d'un tempo
in una furia lieve di suoni
ti lasci, non senti il tempo
di questo giorno che odora
d'agrumi – non senti il lampo
sulla collina nei fumi
di marzo.
Nei tuoi profumi
remota, uno sfarzo
di giovinezza al tuo petto
arde carboni – un perfetto
sogno: le tue canzoni
diroccate dal vento.
(da 'Cronistoria', Vallecchi, 1943)
[ FONTE ]
Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990)
[ Poeta, critico letterario e traduttore italiano. Partito come preermetico attirato da uno scabro Espressionismo, approdò a un Ermetismo rivestito di un Impressionismo Idillico. Nella sua poesia canta soprattutto temi ricorrenti (Genova, la madre e Livorno, il viaggio, il linguaggio), unendo raffinata perizia metrico-stilistica a immediatezza e chiarezza di sentimento. ]